I cittadini islandandesi, grazie alla cosiddetta rivoluzione silenziosa e ai referendum, hanno disconosciuto i debiti prodotti dalle proprie banche: non pagando cosi un debito che gli stessi cittadini non avevano contratto. Successivamente sono stati emessi mandati di arresto per tutti i banchieri che hanno prodotto il debito, si è re-iscritta la Costituzione grazie al contributo diretto dei cittadini utilizzando i social network. Ciononostante le pressiioni internazionali e lobbystiche non sono mancate: per questo i media non ne parlano.
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